Non la volontà di una facile connessione, non un parallelismo assoluto: una serata- confronto che vuole suggerire riflessioni di comunanza e contrapposizione tra linguaggi artistici apparentemente molto distanti.?Storici protagonisti dell’arte cinetica vs un riconosciutissimo artista contemporaneo. Uno scontro/incontro. Un incontro/scontro. Un dialogo aperto tra poetiche a contrasto.?La negazione della centralità dell’uomo-artista al fine di rendere protagonista indiscussa l’opera programmata e i mondi simulati dell’uomo del nuovo millennio, i cui contorni vengono tracciati dalle biotecnologie e dalle multinazionali farmaceutiche e agro- alimentari.?A fondamento della riflessione artistica, tanto per gli operatori della cinetica/programmata quanto per De Paris, la centralità delle istanze scientifiche e tecnologiche e l’uso di materiali tecno-industriali come plastica, vetro, metalli nobili e di elementi immateriali quali la luce, lo spazio, il movimento (reale o artificiale).?Nei seppur distanti risultati estetico-formali, una assoluta libertà di interpretazione, la volontà tangibilmente democratica di elaborare un pensiero aperto, ponendo lo spettatore al centro della determinazione dell’opera d’arte tecnologicamente costruita.